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T R I A N G O L O   L A R I A N O


Il Triangolo Lariano o Penisola Lariana è la parte di terra compresa fra i due rami del Lago di Como, detto anche "Lario", da cui il nome del triangolo. Occupato da rilievi montuosi prealpini, che culminano col Monte San Primo (1.686 metri), è tagliato in senso verticale dal solco della Valassina (o Vallassina), entro cui scorre il primo tratto del fiume Lambro. L'ente territoriale ad esso corrispondente è la Comunità montana del Triangolo Lariano.

La natura
L'intero Triangolo Lariano rappresenta un patrimonio naturalistico, e non a caso viene tutelato da specifici vincoli. Di seguito una breve, ma non esaustiva descrizione di alcuni luoghi:
I poeti
La poesia del Triangolo lariano è stata variamente interpretata; il fascino indubbio del paesaggio, variegato non meno della gente che lo abita, è diventato il tema di apprezzabili pagine descrittive, ma ancor più spesso ha contribuito a connotare un clima favorevole all'ispirazione, alla fantasia e all'espressività:
I musicisti
Le ville di Blevio e di Torno ebbero un ruolo importante per la creatività di compositori di spicco nel primo ottocento; Bellagio fu un altro dei luoghi caro ai musicisti, che vide alla fine dell'ottocento l'istituzione del piccolo quanto elegante Teatro Donizzetti:
I pittori
Questi luoghi, ricchi di scorci suggestivi, è sempre stato amato dai vedutisti, tant'è che può annoverare fra i suoi frequentatori importanti pittori. C'è poi la particolarità di un piccolo gruppo di artisti locali attivi in uno dei più fecondi momenti della storia dell'arte, la fine del quattrocento. Fortuna vuole che di questi pittori il territorio possegga una preziosa selezione di opere, sparse in chiese o abitazioni private:
I sapori
La variegata natura del Triangolo Lariano ha determinato nel tempo abitudini di alimentazione alquanto diversificate. Di questo sono fedele specchio alcune delle sagre che si svolgono e concentrano l'attrattiva su alcuni piatti.
I paesi di lago offrono il pesce come piatto principale della loro cucina, grazie agli ultimi pescatori capaci di procurare la specie ittica richiesta nel taglio più idoneo. Prelibatezza di queste trattorie sono gli agoni essiccati, qui chiamati messoltit e cucinati alla brace, altri piatti caratteristici sono i filetti di pesce persico cucinati alla laghéra, e pietanze saporite si traggono anche da specie ittiche non locali quali il merluzzo e l'anguilla.
Diversi sono i menù dei paesi di montagna, i principali pulénta vüncia, supa de scigulin, paradell e pulenta balota, polenta e selvaggina. Formaggi e formaggini di vario tipo, di latte vaccino e di capra sono prodotte nelle aziende agricole, come pure importante è la produzione del miele. Va intanto prendendo piede l'agricoltura biologica, sono infatti molte le aziende che hanno ottenuto il marchio biologico.